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74 l'istoria del concilio di trento


persone delli presidenti, il celebrante lesse il decreto in forma interrogativa: «Padri, vi piace che, seconda la forma delle lettere ponteficie, il concilio di Trento si debbia reassumere e proseguire?» E dati li voti da tutti, interrogò di nuovo: «Piacevi che la sessione seguente si tenga al primo settembre prossimo?» Al che da tutti fu consentito; e il cardinale primo presidente concluse, coll’assenso e per nome di tutta la sinodo, che adunque il concilio è incominciato e si proseguirá. Né altra cosa si fece in quel giorno, né meno li seguenti; e se ben spesse volte si ridussero li prelati in casa del legato, le congregazioni però non avevano forma, non vi essendo teologi. Si leggeva solamente le cose disputate in Bologna, per maturar la deliberazione di quel che si doveva trattare, e massime in materia di riforma, che era stimata la parte piú importante.

In fine del mese il pontefice mandò in svizzeri Geronimo Franco, stato altre volte noncio di papa Paulo a quella nazione, principalmente per impedir che il re di Francia non avesse soldati da loro, e per ottener levata per le cose di Parma; e in quell’occasione scrisse loro sotto li 27 maggio che, sí come aveva preso il nome di Giulio II, tanto affezionato a loro, cosí voleva seguir l’esempio suo in amarli e servirsi dell’opera loro; al che aveva dato principio pigliando una guardia della sua nazione per la custodia della persona propria e un’altra per Bologna. Ora essendo stato intimato e cominciato il concilio in Trento al primo di maggio, li pregava operare che li suoi prelati dovessero ritrovarvisi per il primo di settembre, quando sará la seconda sessione.

Il re di Francia cercò di persuader al pontefice, per mezzo di Termes suo oratore, che con buone ragioni aveva pigliato la difesa di Parma, pregandolo di contentarsene, e mostrandoli che, altrimente facendo e anteponendo la guerra alla pace, non solo sarebbe con danno d’Italia, ma impedirá anco la prosecuzione del concilio, o vero lo farebbe dissolvere; e se pur ciò non succedesse, non potendovi andar alcun vescovo francese, non sará ragionevole che si chiamasse concilio gene-