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indice del secondo volume 517


interruzione del concilio. — Ordine, poi sospeso, di Pio IV che si dichiari la continuazione. — Sessione ventesima: risposta del concilio al discorso del Pibrac e decreto di proroga al 16 luglio. — Proposta degli articoli della comunione sub utraque specie ed ai fanciulli. — Si insiste per trattare della residenza: il Gonzaga riconduce la calma promettendone la trattazione in altra sessione. — Gli imperiali consegnano ai legati il cosíddetto «libello di riforma» di Ferdinando I: risposta dilatoria di questi.]
Capitolo VI (7-23 giugno 1562) |||
 p. 400

[Si acuiscono i contrasti fra il concilio e Roma. — Il papa propone una vasta lega cattolica contro i protestanti, ma nessun principe vi aderisce. — Indole di Pio IV, e modi da lui usati con gli ambasciatori ed i prelati. — La missione del vescovo Visconti a Trento. — Il papa, scontento del Gonzaga, vorrebbe sostituirlo, ma poi si ricrede, per le rassicurazioni avute dall’arcivescovo di Lanciano sugli intendimenti dei legati e del concilio. — I teologi esaminano minutamente i singoli articoli della comunione sub utraque specie ed ai fanciulli.]

Capitolo VII (24 giugno-16 luglio 1562). |||
 p. 417

[Difficoltá sorte fra i padri per la formazione del decreto suiruso del calice. — Il contrasto fra il Simonetta e il Gonzaga. — Introduzione dell’inviato bavarese, che chiede riforma del clero, uso del calice ai laici, ammissione dei coniugati al sacerdozio. — Blanda e generica risposta del concilio. — Gli imperiali presentano richiesta dell’uso del calice per i paesi imperiali. — Discussioni in congregazione. I francesi si associano alla richiesta. — Ottengono i legati che dal decreto sia esclusa la concessione del calice, con dichiarazione di trattarne a parte. — Congregazioni preparatorie della sessione: si respingono le dilazioni chieste per attendere i prelati francesi e tedeschi. Esame dei nove capi di riforma. — Il vescovo di Veglia parla contro le dispense per retribuzione, quello di Funfkirchen contro le ordinazioni a titolo, quello di Csanad sulla necessitá d’iniziar la riforma dal papato. — Varia opinione dei legati sull’opportunitá di frenare la libertá di parola in concilio. — Vano tentativo dei francesi perché la sessione si limiti ad una proroga. — Gli articoli di riforma; proposte di emendamenti allo scopo di differire la sessione. — Sessione ventunesima: decreto della comunione del calice ed ai fanciulli, decreto che rinvia la decisione sulla concessione del calice, decreto di riforma. — Critiche mosse ai deliberati della sessione.]

Capitolo VIII (17 luglio-io agosto 1562). |||
 p. 439

[Riconciliazione dei legati Simonetta e Gonzaga. — Filippo II fa dichiarare che non insiste sul de iure divino e sulla «continuazione», purché non si parli di «nuova indizione». — Nella prima congrega-