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indice del secondo volume 513
Capitolo IV (dicembre 1559-luglio 1560) |||
 p. 243

[Elezione di papa Pio IV. — Riconosce subito la rinunzia di Carlo V al trono e la successione di Ferdinando. — In concistoro ed agli ambasciatori annunzia il proposito di convocare il concilio. — I valdesi: Emanuele Filiberto propone un convegno religioso per essi, avversato dal papa, che consiglia la maniera forte. — Cattolici e ugonotti in Francia; la congiura d’Amboise. — Il consiglio reale decide la convocazione d’un sinodo nazionale. — Il papa, avvertitone, si oppone, in vista del concilio generale, e suggerisce un accordo di Francia, Spagna e Savoia per debellare Ginevra, covo deireresia. — Emanuele Filiberto e il re di Spagna accampano difficoltá. — Filippo II sconsiglia a Francesco II il sinodo nazionale. — Anche il re di Francia è contrario all’impresa di Ginevra: deciso invece al concilio nazionale, chiede per esso un legato al papa. — Pio IV crede bene d’affrettare il concilio generale, e decide per Trento. — Invio del Tournon in Francia. — Nuovi motivi spingono il papa alla celebrazione del concilio: la difficile situazione dei cattolici in Scozia e le tendenze luterane di Massimiliano re di Boemia. — Solenne dichiarazione del papa agli ambasciatori sulla ripresa del concilio a Trento, ed istruzioni ai nunzi. — Filippo II favorevole ad essa, Francesco II contrario alla sede di Trento ed alla «continuazione», Ferdinando accampa pretese e difficoltá ancor piú gravi. — Ferme intenzioni del papa.]

Capitolo V (agosto - dicembre 1560) |||
 p. 261

[Progressi della riforma in Francia, Scozia, Paesi Bassi: contegno di Massimiliano re di Boemia. — Insurrezione ugonotta ad Avignone contro il governo pontifício. — Assemblea di Fontainebleau nell’agosto: rinvio d’ogni decisione agli Stati generali da radunarsi nel dicembre. — Il papa, preoccupato della minaccia della sinodo nazionale francese, convoca gli ambasciatori perché comunichino ai sovrani la revoca della sospensione del concilio tridentino. Obbiezioni mosse dalTinviato imperiale. — Lunghe consultazioni in Roma di fronte al vario atteggiamento dei sovrani. Ferdinando insiste nell’opporsi alla sede di Trento ed alla «continuazione»; la Francia vuole un concilio ex novo, mentre la Spagna vuole che si dichiari la «continuazione». — Giubileo e cerimonie in Roma. — Bolla di convocazione del 29 novembre. — Invio dell’abate Niquet in Francia, dei nunzi Delfino e Commendone in Germania e del Martinengo in Inghilterra per indurre quei principi e prelati a partecipare al concilio — Il Vergerio contro la bolla. — Francesco II contro il Condé e il Navarra, fautori degli ugonotti. — Morte del re e successione di Carlo IX sotto la reggenza di Caterina dei Medici e del Navarra. — Protezione accordata ai novatori. — Assemblea degli Stati generali a Orléans. — Tentativi del papa e dell’ambasciatore di Filippo II per spingere Caterina contro gli ugonotti. — Promesse con cui s’induce il re di Navarra ad abbandonarli.]


Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino - ii 33