Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/498

492 l'istoria del concilio di trento


del suo capo. Lodò in fine la pietá e modestia del li padri, e pregò la Maestá divina di dar progresso e fine glorioso a quel concilio, sí come era stato il principio.

Finita la messa, furono lette lettere del Cardinal Amulio, quale, come protettore delle nazioni orientali cristiane, diede conto alla sinodo esser andato a Roma Abdissi, patriarca di Muzale nell’Assiria di lá dall’Eufrate, il qual, visitate le chiese di Roma, aveva reso obedienzia al pontefice e ricevuto la conferma e il pallio da Sua Santitá. Narrò li populi soggetti a quello aver ricevuto la fede dalli santi apostoli Tomaso e Taddeo e da un loro discepolo nominato Marco, in tutto simile alla romana, con li stessi sacramenti e riti, e che di questi avevano libri scritti sino al tempo degli apostoli. Soggionse in fine l’ampiezza del paese sottoposto alla cura di quel prelato, che s’estende sino all’India interiore con innumerabil popoli, soggetti parte al Turco, parte al Sophi re di Persia e parte al re di Portogallo. La qual letta, l’ambasciator di Portogallo fece un protesto che li vescovi orientali sottoposti al suo re non conoscevano alcun patriarca in superiore, e che per l’admissione di questo patriarca non fosse fatto a loro o al suo re alcun pregiudicio. Fu letta dopo la professione della fede da quel patriarca fatta in Roma sotto li 7 marzo, nella qual giurava di tener la fede della santa Chiesa romana e prometteva di approvar e dannar quello che ella approva e danna e di dover insegnar il medesimo alli metropolitani e vescovi diocesani a lui soggetti. Dopo furono lette sue lettere direttive alla sinodo, in quali si scusava di non poter andar al concilio per la longhezza della strada; e pregava che, finito, li fossero mandati li decreti di quello, che prometteva farli osservar intieramente. Queste stesse cose erano state lette nella congregazione prima, ma non vi fu fatto sopra riflesso. La protestazione del portoghese svegliò li animi a considerare diverse assurditá che erano in quelle narrazioni, e fu eccitato qualche sussurro; e li prelati portoghesi si movevano per parlare; ma dal promotore, per ordine delli legati, fu detto che sopra questo s’averebbe parlato in congregazione.