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libro sesto - capitolo ix |
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Li prelati spagnoli presentarono alli legati una richiesta
da tutti loro sottoscritta, dove avendo narrato molti inconvenienti, nati per le esorbitanti grazie e privilegi alli conclavisti
concessi, dimandarono revocazione, o almeno moderazione.
Usano li cardinali, entrando in conclave, dove hanno a star
reserrati per l’elezione del futuro pontefice, aver alla servitú
loro doi per ciascuno, uno come cappellano e uno come cameriere, li quali da loro sono scelti piú per servire nelle negoziazioni che alle persone dei patroni; e per ordinario sono
i miglior cortigiani di Roma. Questi ben spesso hanno non
minor parte nelle pratiche che li patroni; onde è invecchiato
uso che nell’uscir di conclave il novo papa li riceve tutti nella
sua famiglia, dá loro privilegi convenienti al grado di ciascuno,
altri alli preti e altri alli secolari. Tra quelli che allora si
costumava dar alli preti, questi ancora erano, che potessero
resignar in mano di qualunque persona ecclesiastica piacesse
loro li benefici che tenevano, e farli conferir a chi nominavano; che potessero permutar con qualunque altro beneficiato
li benefici loro, eleggendo essi una persona che facesse la collazione all’uno e all’altro. Da cosí esorbitante facoltá nasceva
un’aperta mercanzia; e li vescovi, dove qualche conclavista
era, si vedevano ad ogni beneplacito di quelli mutar li canonicati, parrocchiali e altri benefici, con scandolo. Di questo li
spagnoli fecero querimonia, perché erano novamente in Catalogna successi grandi inconvenienti. Ma li legati mostrarono
che la moderazione de simili abusi non toccava se non al papa,
poiché si tratta di persone della sua fameglia; e se molte volte
s’era concluso di lasciar al papa la riforma della corte, maggiormente quella della famiglia sua. Promisero di scriverne a
Sua Santitá, e instar per la provvisione, come anco fecero.
E il pontefice, pensato che li conclavisti di conto stanno a
Roma e appresso li cardinali, onde la provvisione toccava
solo alcuni pochi e di poco conto, ritirati alle case loro, e che
per le cose sue era utile dar qualche sodisfazione alli prelati
del concilio, a’ spagnoli massime, deliberò compiacerli: e nel
mese seguente fece la rivocazione de molti privilegi a quelli
concessi, che però dal successore non fu seguita.