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CAPITOLO IX

(li agosto-14 settembre 1562).

[Congregazioni generali sul sacrifício della messa. — Arrivo del Lainez. — Gli spagnoli chiedono la soppressione dei privilegi dei conclavisti: il papa acconsente. — Il Pibrac lascia Trento. — Risorgono le dispute sulla natura del sacrificio di Cristo nell’ultima cena. — L’arcivescovo di Praga insiste perché si tratti subito della concessione del calice, a favor della quale parla il Draskovich. — Insistono i francesi, ma invano, perché si differisca la sessione dopo l'arrivo dei loro padri. — Lagnanze per la lentezza del concilio. — Discussioni sulla concessione del calice: grande diversitá di pareri fra i padri. — Esposizione delle opinioni piú notevoli.— Non senza difficoltá i legati ottengono di rimettere la decisione al papa. — Si fissa il decreto del sacrificio della messa. — Articoli di riforma degli abusi nella celebrazione di essa ed altri. — Alcuni padri chiedono che il concilio pensi a riforme piú sostanziali.]

Il dí 11 agosto li vescovi cominciarono a dar il voto sopra li decreti in materia del sacrificio, e quasi tutti passarono leggermente il tutto e concordemente; se non che alcuni non sentivano che si mettesse l’oblazione di nostro Signore nella cena, ed altri laudavano che si ponesse: e per piú giorni il numero d’ambe le parti fu quasi pari.

Non debbo tralasciare, come cosa degna di memoria, che il 14 agosto arrivò Giacomo Lainez general de’ gesuiti: sopra il luoco del quale, per esser quella Societá non mai piú intervenuta in concilio, vi fu molto che trattare, non contentandosi del luoco ultimo delli generali de’ regolari, e adoperandosi tre della medesima Societá per metterlo inanzi; per la qual causa non si vede nominato nelli cataloghi delli intervenuti in concilio.