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libro sesto - capitolo viii 461


renovarono, quando gli andò avviso dall’Iste, ambasciator del loro re in Roma, che egli per ordine regio aveva fatto l’istessa richiesta al papa, che fossero li vescovi francesi aspettati per tutto settembre, e la Santitá sua aveva risposto che ciò rimetteva alli legati. Diceva Lansac che era cosa degna di memoria eterna: il papa rimetteva alli legati, li legati non potevano senza la sinodo, quella non poteva udire, e il re e il mondo rimanevano delusi.