Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/465


libro sesto - capitolo viii 459


longasse sin che alla moltitudine numerosa de’ prelati italiani e spagnoli s’aggiongessero li voti de’ vescovi francesi, de’ quali negli antichi concili della Chiesa è stato sempre tenuto gran conto. La causa dell’assenzia de’ quali, giá udita e giudicata necessaria da essi legati, è per cessare, come si spera, in breve; e quando anco non cessasse, essi doveranno arrivare inanzi il fine di settembre, avendo cosí comandamento dal re; e da questo avvenirá anco che li protestanti, per causa de’ quali il concilio è intimato, e che predicano ogni giorno di volerci intervenire, averanno manco di che dolersi, con ricercar qualche maturitá in cosa cosí grave, accusando il troppo precipizio. Aggionsero che, acciò da nessun sia pensato il re disegnare per questi mezzi l’ozio o ver la dissoluzione del concilio, dimandavano che, mentre li vescovi francesi s’aspettavano, si dovesse trattar solamente quello che appartiene alii costumi e alla disciplina, e anco li doi capi rimanenti in materia del calice; e quest’ultima particola aggionsero per non disgustar li imperiali, che avevano speranza di ottener la dechiarazione in quella sessione. Ma li legati, dopo consultato, fecero la risposta in scritto: che li prelati francesi inanzi l’apertura del concilio furono aspettati quasi sei mesi; ed essendo quello aperto principalmente per causa de’ francesi, s’era anco differito sei mesi il trattar le cose piú gravi; nelle quali poiché s’ha dato principio a metter mano, non parer loro conveniente il ritirarsi dal camminar inanzi, poiché ciò non si potrebbe fare senza vergogna del concilio e molte e grandi incomoditá de tanti padri. Ma quanto all’allongar il giorno della sessione, questo non esser in potestá di essi legati concederlo senza li padri; per il che essi ambasciatori non potevano aspettar da loro piú determinata risposta.

Questo considerato, li francesi replicarono che adonque li fosse concesso far la proposizione sua nella congregazione; ma li legati risposero che giá altre volte era stato detto a loro e agli altri ambasciatori che non potevano negoziare se non con li legati, e che giá era stato deliberato e decretato in quel