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438 l'istoria del concilio di trento


del battesmo; anzi piú d’una volta dice che la medesima Chiesa romana l’ha tenuta e difinita per necessaria alla salute de’ fanciulli, e allega per questo Innocenzio pontefice, la cui epistola resta ancora, dove chiaramente parla. E maravigliavano come il concilio senza necessitá si fosse impedito in questo laberinto senza esito, e con pericolo che altri dicesse o Innocenzio o il concilio aver errato. L’altro, era il secondo anatematismo, con la dechiarazione che sia eretico chi dice la Chiesa non essersi mossa da giuste cause a comunicare senza il calice, che è fondar un articolo di fede sopra un fatto umano; e avevano per cosa molto mirabile confessar che l’uomo non è tenuto ad osservar il decreto se non de iure umano, ma a creder che sia giusto è ubbligato de iure divino; e poner per articoli di fede cose che si mutano alla giornata. Altri ancora aggiongevano che se vi erano quelle tanto giuste cause, conveniva dirle, e non constringer gli uomini con terrore a credere, ma con persuasione; che veramente quell’era un signoreggiare la fede, che san Paulo tanto detesta.

Sopra li capi della riforma generalmente si diceva che non potevano esser toccati particolari piú leggieri né piú leggermente, e che era imitato quel medico, il qual in corpo tisico attende a curare il prurito; e quel metter mano per forza in la borsa del populo per spesare il curato o per restaurar chiese pareva cosa molto strana, e quanto alla sostanza e quanto al modo: quanto alla sostanza, per esser superfluamente ricco il clero e piú tosto debitore alli laici per diversi ed evidenti rispetti; quanto al modo, perché né Cristo né gli apostoli mai pretesero constringere a contribuzioni, ma ben [diedero] facoltá di ricevere le volontarie: e leggendo san Paulo Alli corinti e galati, vederá il trattamento del patrone al bue che trebbia, e l’uffizio del catecumeno verso il catechizzante, senza però che quei operatori abbiano alcuna azione o dritto di esazione, né vi sia nel mondo autoritá pretoria che possi servigli.