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libro sesto - capitolo v 387


San Gelasio signor di Lansac, capo dell’ambasciaria francese, incontrato da numero grande de prelati, e particolarmente dalli spagnoli: arrivarono li dí seguenti Arnoldo Ferrier, presidente di Parigi, e Vido Fabro signor di Pibrac, uomini di roba longa, colleghi dell’ambasciaria.

In questo tempo erano venuti al concilio avvisi di quello che il pontefice, li cardinali e la corte romana parlavano con tra li padri per le cose della residenza; e molti di loro avevano ricevute lettere dalli cardinali loro patroni e da altri amici, con querele, reprensioni ed esortazioni, le quali andavano anco mostrando. Dall’altra parte era andata nova a Roma delle cose successe dopo. Il pontefice rinnovò e aumentò lo sdegno contra il Cardinal di Mantova maggiormente, perché avesse tralasciata l’occasione di dechiarare la «continuazione», essendogliene fatta instanza dall’ambasciator e prelati spagnoli. Si doleva di vedere quel cardinale congionto con spagnoli nella residenzia e contrario a loro nella continuazione, che voleva dire contrario a lui in tutte le cose: perché nessuno d’ingegno ben ottuso sarebbe restato di passar a quella dechiarazione; poiché, succedendo bene, era fatto un gran passo a favore della Chiesa cattolica, non succedendo, si dissolveva il concilio, che non era di minore beneficio. Tornò in piedi la consultazione di mandar altri legati, e particolarmente il cardinale San Clemente, disegnando che in lui fosse il principal carico e la instruzione; e, per non levar il luoco primo a Mantova e darli occasione di partire, ordinarlo vescovo, essendo pochi giorni inanzi arrivata la nova della morte di Francesco da Tornon decano, per la quale uno delli sei vescovati restava vacante.

Ma l’imperatore, avvisato della proposta di dechiarare la continuazione, commossosi, fece dir al pontefice che, quando succedesse, leverebbe gli ambasciatori da Trento; e a quelli comandò che, quando la deliberazione di ciò fosse fatta, non aspettando la pubblicazione si partissero. Entrò pertanto il pontefice in speranza che per quel mezzo si potesse metter fine al concilio; e tanto piú aumentò il suo sdegno contra il