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358 | l'istoria del concilio di trento |
catalogo dei santi. Li miglior imperatori, re di Francia, Spagna, Inghilterra e Ongaria hanno tenuto ripieno il loro conseglio
de prelati, quali converrebbe aver tutti per dannati, quando il
divin precetto li proibisse servir in quei carichi. S’inganna
chi crede il precetto di san Paulo risguardar solo le persone
ecclesiastiche: quello è diretto a tutti li fedeli cristiani, che
sono soldati di Cristo; e inferisce san Paulo che sí come il
soldato mondano non si occupa nelle arti con che la vita si
sostenta, come repugnanti al carico militare, cosí il soldato di
Cristo, cioè ogni cristiano, debbe astenersi dalli esercizi che
repugnano alla professione cristiana. Questi sono li soli peccati:
ma tutto quello che si può senza peccato esercitare è lecito ad
ognuno. Non si possono riprendere li prelati di servir in quei
maneggi, senza dire che sono peccati. La grandezza della
Chiesa, e la stima che il mondo ne fa, viene piú dal vedersi
le dignitá ecclesiastiche collocate in persone di nobiltá e di
gran sangue, e li prelati implicati nelli carichi importanti, li
quali quando s’avessero per incompatibili con li ecclesiastici,
nessun nobile interverrebbe in quell’ordine, nessun prelato
sarebbe stimato, e la Chiesa sarebbe abbietta con soli plebei
e plebeamente viventi. Ma in contrario li buoni dottori hanno
sempre sostenuto che siano contra la libertá ecclesiastica quei
statuti, quali escludono dalle pubbliche amministrazioni gli
ecclesiastici, a’ quali convengono per il loro nascimento, e le
proibizioni che li carichi pubblichi non possino esser dati alli
preti.
Fu questo udito con applauso di tutti li prelati, eziandio di quelli che sentivano la residenza de iure divino: tanto li affetti sono potenti negli uomini, che non lasciano discernere le contradizioni.
Sopra gli altri articoli fu leggier discussione, però con qualche detto notabile. Per quel che tocca al secondo, del proibire le ordinazioni a titolo di patrimonio, certo è che, dopo constituita e fermata la Chiesa e deputati li ministeri necessari in ciascuna, nelli buoni tempi non era ordinata persona, se non deputandola ad alcun proprio ministerio. In