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282 l'istoria del concilio di trento


scusò che non era di suo ordine, ma ben che gli aveva ordinato che facessero quanto l’imperatore voleva, ed egli aveva cosí voluto; di che non lo biasmava, non curando pontigli, ma avendo solo animo di far bene.

L’imperatore, fatta veder da’ suoi teologi e consigliata la bolla del concilio, scrisse al pontefice che come Ferdinando egli voleva totalmente aderire alla volontá di Sua Santitá, contentandosi di qualonque forma di bolla e facendo ogni sorte d’uffici acciocché tutta la Germania se gli accomodasse; ma come imperatore non poteva parlare, sinché non avesse risposta di quanto fosse trattato dalli nonci apostolici e dalli suoi ambasciatori, che erano andati alla dieta che li protestanti riducevano in Naumburg. Era ben quasi sicuro che, se il papa avesse dechiarato la convocazione del concilio non esser continuazione, ma nova indizione, o vero che le materie giá decise potessero esser rivedute e retrattate, la bolla sarebbe stata accettata.

Il re di Francia, l’ultimo gennaro, scrisse al suo ambasciator a Roma, che nella bolla v’erano alcune cose da riformare prima che egli la potesse ricevere; imperocché, quantonque portasse il titolo Indictionis, nel corpo nondimeno erano poste certe parole che mostravano esser fatta per levar le sospensioni del concilio giá incominciato; le quali essendo sospette alla Germania, senza dubbio sarebbe da loro cercata la dechiarazione; che era un mandar il concilio in longo: e quando non si volesse sodisfar l’imperatore e loro, sarebbe un far nascer tante divisioni nella cristianitá e tante difficoltá, che non sarebbe se non un concilio in apparenza, senza frutto né utilitá. Che quanto a lui, si contenta del luoco di Trento, né mette difficoltá se sia nova indizione o continuazione, atteso che Sua Santitá è di volontá, come gli ha fatto dire per il Nicheto, di consentire che le determinazioni fatte possino esser di novo disputate ed esaminate; il che sí come eseguendosi con fatti ognuno resterá sodisfatto, cosí il farne dechiarazione precedente esser necessario per levar le ombre e assicurar ognuno, procurando in ogni maniera che l’imperatore sia sodisfatto, né sperando altrimente buon successo del con-