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18 | l'istoria del concilio di trento |
avendo la sinodo potestá di farlo, presuppone che sia stato
con causa legittima, sin che li consti in contrario; e se ben
alcuni pochi non hanno consentito, non però si può dire che
il concilio sia diviso. Soggionse che non è transferito in cittá
molto lontana né poco sicura; e l’esser suddita della Chiesa
la rende piú sicura alla Germania, la qual ha ricevuta da lei
la religione cristiana e molti altri benefici. Poco importar a
lui che il concilio sia celebrato lá o altrove; non impedire
che li padri non possino elegger altro luoco, purché non siano
sforzati; ma che cosa li ritenga dal ritornar a Trento potranno
vedere dalle lettere di Bologna, de quali manda copia. Che
ha differito a risponder alle lettere loro, perché, essendo
andato a lui per nome di Cesare il Cardinal di Trento, e
dopo Diego Mendoza, ha voluto prima rispondere all’imperatore. Che dalla copia delle lettere dei padri di Bologna
vedranno quello che convenga fare, prima che deliberar il
ritorno: però li pregava a venire, o mandar procuratori a
Bologna, e proseguire il concilio. In fine aggionse non esser
restato turbato per il capo delle loro lettere, dove accennano
che saranno presi novi modi e consegli, essendo conscio a se
medesimo di non aver tralasciato alcuna parte del suo debito
e d’aver abbracciato la Germania con ogni caritá: ben promettersi di loro e di Cesare che non faranno cosa alcuna
senza maturitá, ma se saranno tentati consegli contra l’autoritá della sede romana, non lo potrá proibire, avendolo Cristo
predetto quando la fondò: non però temer che li tentativi
possino succeder felicemente, essendo fondata in una fermissima rocca. Piú volte altri aver macchinato il medesimo; ma,
destrutti i loro tentativi, Dio aver dato esempio in quelli di
quanto possi sperare chi vorrá entrarvi: e se le miserie passate non moveranno li presenti a desistere, esser nondimeno
certo che essi resteranno costanti nella pietá e fede sempre
prestata, e nelle loro congregazioni non daranno luoco a consegli contrari alla dignitá della Chiesa.
Cesare, avvisato dalTambasciator suo delle condizioni proposte da’ bolognesi e della risoluta risposta del papa, quan-