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l'istoria del concilio di trento |
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altre. A molti parve che fosse un nascondersi dietro ad un
filo; ma non sapendo trovar meglio, questo passò. Dovendosi
per tal causa levar dalli capi di dottrina e dalli anatematismi
le materie che si riservavano, furono anco divisi li anatematismi che restavano per maggior chiarezza, e ridotti ad undici.
Volendo stabilir li decreti contra gli abusi, fu difficoltá dove
porli: tra quelli della fede non capivano, essendo di ceremonie e usi: tra quei della riforma non parevano condecenti
per la diversitá della materia: il porli da sé, come un terzo
genere, era novitá che alterava l’ordine instituito. Dopo molta
disputa fu concluso di tralasciarli, per metterli poi insieme con
li decreti della messa. Li capi della riforma furono accettati
senza difficoltá, essendo giá stabiliti da quei medesimi. Restava la forma del salvocondotto, che fu rimessa alli presidenti, quali, chiamati li pratici di tali formule, la componessero:
che aiutò il legato a far passar quella che da Roma li era
stata mandata.