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libro primo - capitolo iii | 77 |
dell’Eucarestia, se ben s’accordarono ambidoi con dire che
il corpo e il sangue di nostro Signore Gesú Cristo sono nel
sacramento solamente in uso e sono ricevuti con il cuore e
colla fede, nondimeno insegnava Lutero che le parole dette
da Nostro Signore: questo è il mio corpo, debbino esser ricevute in senso nudo e semplice; ed in contrario insegnava
Zuinglio che erano parole figurate spiritualmente e sacramentalmente, non carnalmente intese. E la contenzione s’accrebbe
sempre e fecesi ogni giorno piú acerba, massime dal canto
di Martino, il qual la trattava con maniera assai contumeliosa
verso la contraria parte. E questo diede materia alli cattolici
nella dieta di Spira, tenuta quest’anno, di valersene (come
s’è detto) a metter in diffidenzia e disgusto una parte con
l’altra. Ma il langravio d’Assia che, scoperto l’artificio delli
avversari, aveva tenuti li suoi in concordia con speranza di
conciliare le contrarie opinioni, cosí per mantener la sua promessa come per ovviare alli pericoli futuri procurò che si venisse a colloquio. Sollecitò li svizzeri che dovessero mandare
li suoi, e assegnò luoco per la conferenzia la cittá di Marpurg
e tutto l’ottobre dell’istesso anno 1529. Lá si ridussero di
Sassonia Lutero con doi discepoli, e di svizzeri Zuinglio ed
Ecolompadio. Disputarono Lutero e Zuinglio solamente, e la
disputa continuò piú giorni: con tutto ciò non fu mai possibile che convenissero, o fosse questo perché, essendo passata
la controversia tanto inanzi, pareva che si trattasse dell’onore
degli autori, o vero perché, come avviene in tutte le questioni
verbali, la tenuitá della differenza è fomento dell’ostinazione;
o per quello che Martino dopo qualche tempo scrisse ad un
amico, che vedendo molto moto eccitato, non volse con la
forma di dire zuingliana, sopramodo aborrita dalli romanisti,
rendere li suoi prencipi piú esosi ed esporli a pericolo maggiore. Ma fosse qual si voglia di queste la causa, una piú
universale è ben vera, che piacque alla Maestá divina servirsi di quella differenza d’opinioni per diversi effetti seguiti
dopo. Fu necessario metter fine al colloquio senza conclusione;
se non che convennero, per opera del langravio, in questo: