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50 l'istoria del concilio tridentino


solo ardire di mandar a lui, ma di metter ancora in stampa li Cento gravami, scrittura ignominiosa per l’ordine ecclesiastico di Germania, ma molto piú per la corte romana. E ben pensate tutte le cose, venne in resoluzione che fosse necessario dar qualche satisfazione alla Germania: in maniera tale però che non fosse posta in pericolo l’autoritá sua né levati li comodi della corte. Considerò che nelli cento gravami, se ben molti riguardavano la corte, la maggior parte però toccavano li vescovi, officiali, curati ed altri preti di Germania. Per il ché venne in speranza che se questi fossero reformati, i tedeschi facilmente s’averebbono lasciato indur a tacere per allora di quello che toccava a Roma, e con questa medesima riforma s’averebbe divertito la trattazione del concilio. Pertanto giudicò bene spedir immediate un legato di prudenzia e autoritá alla dieta che si doveva celebrar di lá tre mesi in Norembergo, con instruzione di camminar per le sopradette vie; e sopra tutte le cose dissimular di sapere le proposizioni da Adriano fatte e le risposte a lui date, per non ricevere da quelle alcun pregiudicio nelle trattazioni sue, ma per poter procedere come re integra.

Il legato fu Lorenzo Campegio, Cardinal di Santa Anastasia; il quale gionto nella dieta, dopo aver trattato diverse cose con alcuni particolari per disponer il suo negoziato, parlò anco in pubblico, dove disse sentir molta maraveglia che tanti principi e cosí prudenti potessero sopportare che fosse estinta ed abolita la religione, li riti e cerimonie ne’ quali erano nati ed educati essi, e li loro padri e maggiori morti, senza considerare che tal novitá tendesse alla ribellione del popolo contra i magistrati. Che il pontefice, non mirando ad alcun interesse suo, ma paternamente compatendo alla Germania incorsa in spirituali e temporali infermitá e soggetta a maggiori pericoli imminenti, l’aveva mandato per trovar modo di sanar il male: non esser intenzione della Santitá sua di prescriver loro cosa alcuna, né meno di voler che a lui fosse prescritta, ma ben di consegliar insieme con loro delli remedi

opportuni; concludendo che se fosse rifiutata da loro la dili-