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libro secondo - capitolo x 421


non esserci causa di farlo, e dar occasioni di liti inestricabili, disputando se quelle constituzioni siano approvate come la lettera semplicemente suona, o pur con limitazioni e ampliazioni dette dalli dottori, e con le varie intelligenzie, che è un confonder il mondo. Esservi bisogno di decreti che mettano pace, caritá e seria riformazione nella Chiesa, non che diano occasioni di litigi e nuovi inconvenienti. A che poteva servire nei tempi presenti dar agli ordinari le pene del canone Grave nimis, l’esecuzione de quali è commessa alli concili provinciali che sono desusati, se prima non è preso modo come ritornarli in uso? Poi, essendo il numero de’ benefici conferiti dagli ordinari, per diverse riserve, minore d’una decima parte, a che buono provveder a questa minima, e lasciar correre l’abuso nelli nove decimi che la corte conferisce? Similmente, volendo rimediare la pluralitá, l’approvar la constituzione De multa non esser altro che un stabilirla maggiormente, poiché in quella le dispense sono permesse.

Longhissima disputa fu sopra gli articoli, dove li spagnoli instavano che li cardinali fossero specificati; dicendosi per l’altra parte che non conveniva per la grandezza di quell’ordine, primo nella Chiesa, pieno d’uomini di singoiar merito, mostrare cosí apertamente che in quello vi fossero corruttele degne di emendazione, ed essi stessi non emandassero se medesimi; ma bastava bene farl’istesso effetto con parole generali che includessero anco loro, come il comandare ad ogni persona di qual si voglia dignitá, grado e preminenzia. Dicevano in contrario gli altri che li canonisti hanno giá dechiarato sotto nessun termine generale comprendersi li cardinali, se non sono nominatamente espressi; però non restare altra via di provvedere al cattivo esempio che il mondo riceve, se non con riformar loro particolarmente; esserci poco bisogno di riforma nel clero minuto, le corruttele del quale sono leggieri, ed egli necessitato a seguir li maggiori; doversi nel curar un corpo infermo attender alli mali gravi e alle parti principali; le altre (sanate quelle) o da sé guariscono, o con leggier rimedi. All’abuso delle unioni perpetue dicevano