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libro secondo - capitolo x 419


altri con la medesima esca che il pontefice averebbe riconosciuti i meriti di ciascuno, fecero formar il decreto con quindici capi, e quello proposero in congregazione.

Sopra che furono maggiori difficoltá di prima: nel proemio, per una eccezione qual diceva: «salva sempre in tutte le cose l’autoritá apostolica». Da ogni stolido sarebbe stato conosciuto dove mirava, ché non inferiva se non una pertinace ostinazione negli abusi, mentre si trattava rimediarli, conservando le cause. Però nessun ardí opporsegli, se non il vescovo di Badajoz, il qual disse che aveva bisogno di dechiarazione, perché il concilio non doveva né poteva intaccar l’autoritá di alcuno, non che della sede apostolica, riconosciuta per capo da tutti li veri cattolici; ma che le parole poste in quel luoco pareva significassero che in Roma si dovesse procedere in quelle materie al modo di prima, e che la regolazione non avesse rigore sopra le despense e altri modi, con quali è stata sempre enervata l’autoritá delli canoni vecchi. In difesa della eccettiva era detto che le leggi delli concili non sono come la naturale, dove il rigore e l’equitá sono una medesima cosa; che elle sono soggette al defetto comune di tutte le leggi, che per la universalitá conviene siano dall’equitá regolate nei casi non preveduti, e dove l’esequirle sarebbe ingiusto. Ma non essendovi sempre concilio, al quale si possi per questo ricorrere, né meno, quando ben vi è, avendo modo di attendere a questo, esser necessaria l’autoritá pontificia. Ma si replicava che, avendo tutte le leggi il defetto dell’universalitá, nondimeno tutte si promulgano senza metterci dentro eccezione; che cosí si debbe anco al presente fare, perché il porvela non è altro se non un dire che per l’ordinario, e non nelli casi rarissimi e impreveduti, il papa possi dispensare in contrario.

Questo parere non fu approvato in parole da tutti quei da chi fu tenuto in conscienzia, onde il legato Monte fortificatosi diceva che questa era sottilitá per non deferire alla sede apostolica quanto erano tenuti, e fece tacer tutti. Dimandò il vescovo di Badajoz che in quel proemio si dovesse far menzione che