Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
libro secondo - capitolo viii | 383 |
grazia per virtú di quello, cioè ex opere operato), li francescani
dicevano l’articolo contener il vero e non poter essere censurato; e facevano gran fondamento che, col dire di san Tomaso
li fanciulli inanzi Cristo esser salvati per la fede paterna,
non per virtú di sacramenti, si faceva lo stato de’ cristiani di
peggior condizione. Perché non giovando adesso alli fanciulli
la fede paterna senza battesmo, e dicendo sant’Agostino che
si dannò un fanciullo essendo morto mentre dal padre era
portato per esser battezzato, se in quel tempo la sola fede
bastava, la condizione delli figli de’ cristiani era deteriore. In
queste difficoltá da molti fu proposto che l’articolo, come
probabile, fosse omesso.
Del tralasciar il settimo e l’ottavo fu somma concordia. Ma nel nono, del carattere, proponeva fra’ Dominico Soto da dechiarare che ha fondamento nella Scrittura divina ed è stato tenuto sempre nella Chiesa per tradizione apostolica; ancor che da tutti li Padri non sia stato usato il nome, la cosa significata nondimeno esser antichissima. Da altri non li fu concesso una tanta ampiezza, perché non si vedeva che né Graziano né il Maestro delle sentenzie ne avessero fatto menzione; anzi Gioanni Scoto disse che per parole della Scrittura o delli Padri non era necessario porlo, ma solo per l’autoritá della Chiesa: modo consueto a quel dottore di negar le cose con maniera di cortesia. Degno era sentire che cosa intendevano fosse, e dove situato, per le molte e varie opinioni de’ scolastici; ponendolo alcuni qualitá, fra quali erano quattro opinioni, secondo le quattro specie della qualitá. Chi lo disse una potestá spirituale, altri un abito o disposizione, altri una spiritual figura; e non era senza approbatori l’openione che fosse una qualitá sensibile metaforica. Chi la volse una real relazione, altri una fabbrica della mente, restando a questi il dechiarare quanto fosse lontano dal niente. Del soggetto dove stia, la stessa varietá era molesta, essendo posto da chi nell’essenza dell’anima, da chi nell’intelletto, da altri nella volontá; e non mancò chi li diede luoco nelle mani e nella lingua. Era parere di fra’ Geronimo portughese dominicano