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CAPITOLO II

(1522 - settembre 1523)


[Morte di Leone X ed elezione di Adriano VI. — Sua intenzione di emanare una nuova bolla sulle indulgenze, contrastata dal cardinale Gaetano. — Il cardinale Puccio lo dissuade dal ristabilire l’uso delle penitenze canoniche e il cardinale Soderini dall’agire contro gli abusi, consigliandolo a valersi della forza contro i luterani. — Il cardinale Chieregato è inviato nunzio della dieta di Norimberga: sua azione. — I Centum gravamina della dieta trasmessi a Roma. — Giudizi sulla condotta di Adriano VI; sua morte.]

In questo stato di cose, nel fine dell’anno 1521 passò di questa vita papa Leone. E nel principio dell’anno seguente, il 9 di gennaro, fu creato Adriano, la cui assonzione al pontificato, essendo fatta di persona che mai era stata veduta in Roma, incognita alli cardinali e alla corte, e che allora si ritrovava in Spagna, (e del rimanente anco era opinione del mondo che non approvasse i costumi romani e il libero modo di vivere delli cortegiani) rivoltò i pensieri di tutti a questo, sí che le novitá luterane non erano piú in nessuna considerazione. Temevano alcuni che egli fosse pur troppo inclinato alla riforma; altri che chiamasse a sé i cardinali e portasse fuori d’Italia la sede romana (come altre volte era intervenuto). Ma presto restarono quieti da tanto timore, perché il nuovo pontefice, il di seguente dopo avuto l’avviso della sua elezione (che fu il 22 dell’istesso mese nella cittá di Vittoria in Biscaglia), non aspettati li legati che li erano mandati dal collegio de’ cardinali per significargliela e aver il suo consenso, congregati quei pochi prelati che potè avere, consenti all’elezione, e assonto l’abito e le insegne si dechiarò pontefice, e non

differí a passar in Barcellona, dove scrisse al collegio de’