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libro secondo - capitolo iv 261


nella congregazione de’ cardinali e prelati, a’ quali aveva dato cura di considerare le cose occorrenti spettanti al concilio e riferirli: e per conseglio di questi la prima volta congregati, ammoni li legati di tre cose. L’una, di non pubblicar in sessione all’avvenire decreto alcuno senza averlo prima comunicato in Roma; e fuggir bene la soverchia tarditá nel camminar inanzi, ma guardarsi ancora maggiormente dalla celeritá, come quella che poteva farli risolver qualche materia indigesta e levarli il tempo di poter ricever gli ordini da Roma di quello che si dovesse proponer, deliberare e concludere. La seconda, di non consumar il tempo in materie che non sono in controversia (come pareva che avessero consumato nelle trattate) per la prossima sessione, nelle quali tutti sono d’accordo e che sono principi indubitati. La terza, di avvertire che non si venga mai, per qual causa si sia, alla disputa dell’autoritá del papa.

A che essi risposero con prontezza d’ubidire quanto Sua Santitá comandava, parendo però loro che nelle cose difinite vi sia non poca discrepanzia tra cattolici ed eretici, e che alcune delle Scritture del Testamento vecchio e novo, ricevute dal terzo concilio cartaginense, da Innocenzo I e da Gelasio, e nella sesta sinodo di Trullo e dal concilio fiorentino, sono rivocate in dubbio dalli eretici, e quello che è peggio da alcuni cattolici e cardinali; e ancora che le tradizioni non scritte erano impugnate da’ luterani, quali a nessuna cosa piú attendevano che ad annichilarle, con dar ad intender che ogni cosa necessaria alla salute sia scritta; e però, se ben questi due capi sono principi, sono ancora conclusioni delle piú controverse e delle piú importanti che si avessero a decider nel concilio. Aggionsero che sino allora non era venuto nessuna occasione di parlar dell’autoritá del papa né del concilio, se non nella trattazione del titolo, quando fu ricercato che vi si aggiongesse la rappresentazione della Chiesa universale. La qual cosa ancora molti desiderano; e nondimeno essi la declineranno quanto sará possibile. Ma quando fossero costretti di venir a questo, faranno instanza (stimando che non