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libro secondo - capitolo i | 189 |
tori. Si considerò che li vescovi di Germania, i quali sono
anco principi d’Imperio, pretendono di dovere precedere tutti
gli altri prelati, anco arcivescovi, allegando che nelle diete
non solo cosí si osserva, ma anco che i vescovi non principi
stanno con la berretta in mano inanzi loro. Si ebbe in considerazione che l’anno inanzi in quella stessa cittá fu disparere sopra ciò, ritrovandosi insieme ad una messa il vescovo
eicstatense e li arcivescovi di Corfú e Otranto. Si allegò anco
da alcuni che nella cappella pontificia li vescovi che sono
oratori de duchi e altri principi precedono gli arcivescovi,
onde maggiormente le persone medesme de’ principi debbono
precederli. E sopra questo fu concluso di non risolver cosa
alcuna, sino che il concilio non fosse piú frequente, per veder anco come l’intendono quei di Francia e quei di Spagna.
Fu ordinato di rinnovare il decreto di Basilea e di Giulio II
nel lateranense, che a nessuno pregiudichi il sedere fuori di
luoco suo. Fu commendata la resoluzione d’aspettar li avvisi
del Farnese a determinar il giorno dell’apertura, con molta
satisfazione di don Diego. Mostrarono quei pochi vescovi
molta devozione e obedienza al pontefice, sí come fece anco
dopo il vescovo di Vercelli, che gionse il dí medesmo, finita
la congregazione, insieme col Cardinal Polo terzo legato.
Mentre che si fa congregazione in Trento per convincere l’eresia col concilio, in Francia l’istesso si operò con le armi contra certe poche reliquie de valdesi, abitanti nelle Alpi di Provenza, che (come di sopra s’è detto) s’erano conservati dalla obedienza della sede romana separati, con altra dottrina e riti, assai però imperfetti e rozzi, li quali dopo le renovazioni di Zuinglio avevano con quella dottrina fatto aggiunta alla propria e ridotti li riti loro a qualche forma, allora quando Genéva abbracciò la riforma. Contro questi, giá alcuni anni, dal parlamento d’Ais era stata pronunciata sentenzia, la qual non aveva ricevuto esecuzione. Comandò in questo tempo il re che la sentenzia si esequisse. Il presidente, congregati li soldati che puoté raccorre delli luochi vicini e dello
stato pontificio d’Avignone, andò armato contra quei miseri,