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libro secondo - capitolo i 179


della libertá ecclesiastica: con questo però, che in tutte le cose procedessero col consenso del concilio.

E considerando il papa non meno ad inviar il concilio, che ai modi di dissolverlo quando fosse incominciato, se il suo servizio avesse cosí ricercato, per provvedersi a buon’ora, seguendo l’esempio di Martino V (il quale, temendo di quei incontri che avvennero a Giovanni XXIII in Constanza, mandando li nonci al concilio di Pavia, li diede un particolar breve con autoritá di prolongarlo, dissolverlo e transferirlo dovunque fosse loro piaciuto, arcano per attraversare ogni deliberazione contraria alli rispetti di Roma), pochi dí dopo fece un’altra bolla, dando facoltá alli legati di transferir il concilio. Questa fu data sotto il 22 febbraro dell’istesso anno; della quale dovendo di sotto parlare quando si dirá della transazione a Bologna, si differirá sino allora quel tutto che sopra ciò si ha da dire.

Il 13 marzo gionsero in Trento il Cardinal del Monte e il Cardinal Santa Croce. Raccolti dal Cardinal di Trento, fecero entrata pubblica in quel giorno, e concessero tre anni e altrettante quarantene d’indulgenzia a quelli che si ritrovarono presenti, se bene non avevano quest’autoritá dal papa, ma con speranza che egli ratificarebbe il fatto. Non trovarono prelato alcuno venuto, se ben il pontefice aveva fatto partire da Roma alcuni, acciò si ritrovassero lá al tempo prefisso.

La prima cosa che li legati fecero fu considerare la continenzia della bolla delle facoltá dategli, e deliberarono tenerla occulta; e avvisarono a Roma che la condizione di procedere con consenso del concilio li teneva troppo legati e li rendeva pari ad ogni minimo prelato, e averebbe difficoltato grandemente il governo, quando avesse bisognato comunicar ogni particolare a tutti, aggiongendo anco ch’era un dare troppa libertá, anzi licenza alla moltitudine. Fu conosciuto in Roma che le ragioni erano buone, e la bolla fu corretta secondo l’avviso, concedendo l’autoritá assoluta. Ma li legati, mentre aspettavano risposta, disegnarono nella chiesa cattedrale il luogo

della sessione capace di quattrocento persone.