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hanno ricopiato il bello sopra il libro infallibile della natura, hanno i secondi, deviando dal retto sentiero, dato a gustare un bello apparente e nuovo soltanto, perchè figlio d’una fantasia senza leggi.
XLIII. Piace questa musica pel sontuoso abbigliamento col quale negli odierni teatri ci si presenta ornata. Cantori di primo ordine; orchestra numerosissima composta di strumenti d’ogni genere; esecuzione finissima; ricchissimo vestiario; scenarj maestrevolmente dipinti; quindi cori, comparse, bande militari, soldati Oh che potente fascino per i sensi! Intanto sopraffatto l’intelletto dall’orgasmo de’ medesimi, qual maraviglia se rimanga ingannato ne’ suoi giudizi?
XLIV. Nè state a dirmi che se questo è un inconveniente , egli è stato ancora per la musica de’ tempi andati: che io, in parte non negandovelo, risponderò che nel suo complesso egli non è mai giunto all’eccesso de’ tempi nostri: e voglio che ciò si debba intendere specialmente della numerosissima e romorosissima orchestra. Questa a mio credere è la sorgente principale, onde trae sue forze la seduzione. Tanti e sì diversi strumenti in tante e sì diverse fogge adoperati allettano commuovono trasportano l’uditore di maniera, che non gli è poi sì facile far- uso di sua riflessione. E vaglia la verità. Fate voi stessi cotesta prova . Spogliate una gran parte delle moderne composizioni di tanta superfluità d’ornamenti, onde sono non vestite, ma cariche; spogliatele di que’ tanti strumenti , che fra loro o colla parte cantante gareggiano