Pagina:Salgari - La Sovrana del Campo d'Oro.djvu/96

88 E. SALGARI


— Quale? — chiese Blunt.

— Non mi pare che quei cavalieri se la prendano coi bisonti. Si direbbe che inseguano qualcuno.

— Quel punto rosso?...

— Sì, — rispose Harris.

— Che diano la caccia a qualcuno?...

— Certo, e deve interessare agl’indiani più che ai bisonti.

— Che quel punto rosso sia un cacciatore della prateria che intendono scotennare?...

— Ne ho il sospetto.

— E sono proprio indiani, — disse Annie. — Distinguo già i loro diademi piumati ed i loro capelli svolazzanti.

— E fanno fuoco, — aggiunse Blunt.

— Ah! — esclamò ad un tratto Harris. — È un bianco quello che inseguono. Deve essere un personaggio molto importante perchè gl’indiani rinuncino ai bisonti per la capigliatura di quell’uomo.

— Signore, prepariamoci a difenderlo, — disse Blunt.

— Ci troverà pronti, quantunque mi sembri che guadagni via sui suoi inseguitori. Portate le carabine. Se sono indiani indipendenti, Apaches o Navajoes, sono capaci di dare l’assalto al treno.

La macchia rossa ingrandiva a vista d’occhio e manovrava in modo da mettere sempre fra sè e le altre le ultime colonne dei bisonti.

Dopo un quarto d’ora di corsa sfrenata e di continue manovre fra le torme dei bisonti, il cavaliere inseguito comparve improvvisamente sul margine d’una macchia di piante di romice, che si alzavano a solo quattro o cinquecento passi dal primo treno.

Come Harris aveva sospettato, era un uomo bianco che indossava il caratteristico costume dei cacciatori della prateria, col sombrero messicano in capo e una lunga capigliatura.

Montava un bellissimo mustano rossastro, con qualche chiazza bianca, e galoppava dritto verso il treno, sferzando vigorosamente la sua cavalcatura, quantunque questa filasse come una tromba marina.

A cinquanta passi dalla macchia arrestò bruscamente il suo cavallo, con un volteggio fulmineo, poi, facendosi portavoce con le mani, gridò con voce tonante:

— Badate, signori, ho gli Apaches alle spalle. Preparate le armi.

I tre cow-boys, che erano sul treno avevano mandato un grido di sorpresa e ad un tempo di gioia:

— Buffalo Bill!...

Il cavaliere si levò il cappello salutando galantemente miss Annie, che si trovava sulla piattaforma, poi caracollò intorno alla macchina, passando fra questa e le ultime schiere dei bisonti.

Era un bellissimo uomo sulla trentina, dai lineamenti perfetti