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Rimontò in sella e si spinse al galoppo, tornando al fiume, che non era molto lontano. Quando lo ebbe raggiunto, si mise a costeggiarlo, seguendo la corrente.
Non si scorgeva alcuno, nè si vedeva brillare alcun lume lungo le rive. Di quando in quando l’urlo triste di una cojote si mesceva al muggito delle acque.
Buck Taylor, quantunque fesse certo di non fare alcun cattivo incontro, per precauzione aveva messa davanti alla sella la carabina, e aveva levato dalla fonda la rivoltella, appendendosela alla cintura.
Galoppò per mezz’ora passando sotto gli alberi immensi che ombreggiavano la riva; poi si arrestò bruscamente di fronte ad uno sperone colossale, una roccia immensa che spingeva la sua punta estrema sino alla sponda del Colorado.
— L’altro sbocco della miniera deve trovarsi qui — disse. — Mi ricordo che imbarcavano in questo luogo il carbone.
Scese da cavallo e, tenendo Latty per la briglia, si spinse verso la roccia. Qua e là si scorgevano capanne semi-crollate; immense quantità di carbone giacevano abbandonate davanti alla miniera. Una gru, con le sue catene, si ergeva ancora fra le cataste di panconi e di traverse di legno, che venivano usate per innalzare le armature della galleria.
Cominciava già a discernere una nera apertura, l’imbocco della miniera, quando udì un rombo lontano, che fece sussultare il suolo come sotto una scossa di terremoto, poi gli giunsero all’orecchio tre voci umane. Buck si chiese che cosa poteva essere avvenuto: ad un tratto dalla bocca della miniera irruppe un torrente di fuoco che abbattè la gru e le capanne, disperdendo nel medesimo tempo il deposito di carbone e le cataste di legname.
Il cow-boy si sentì sollevare, e venne scaraventato in mezzo ad alcuni cespugli. Anche Latty era stata atterrata di colpo.
L’immensa fiammata s’alzò verso il cielo, illuminando d’una luce intensa la riva del fiume e le rocce del Gran Cañon, poi sparve con un rombo che si ripercosse lungamente lungo le alte pareti dell’abisso.
— È saltata la miniera! — aveva esclamato il cow-boy, che si era coperto istintivamente gli occhi.
Quando li scoprì, le tenebre regnavano attorno a lui e solo l’eco lontana della vallata ripercuoteva quel fragore terribile. Si alzò, corse verso la cavalla, e mandò un sospiro di soddisfazione vedendo che si rimetteva in piedi senza alcun aiuto.
— Credevo che quella vampata me l’avesse accecata. È scoppiato del grisou in fondo alla miniera... Ventre d’orso grigio! E quelle grida! Che vi siano degli uomini in pericolo là dentro? Non è possi—