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LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO 131


— Pronto, — rispose il colosso.

Il lazo, lanciato da una mano ormai lungamente abituata, fischiò in aria e cadde addosso al corriere scendendogli fino a mezzo corpo.

— A noialtri ora, — gridarono i compagni di Buck.

Altri otto lazos furono lanciati e vennero presi dai soldati della scorta, da Harris e da Blunt.

— Koltar, — disse allora il colonnello. — Hai paura d’un bagno tu?

— Nemmeno se invece d’acqua vi fosse petrolio, in questo maledetto occhio.

— Allora sarai l’ultimo. Affrettiamo il salvataggio: vedo che la diligenza affonda più rapidamente di prima.

— Formate il ponte per miss Annie, innanzi tutto.

Koltar, che era il più alto di tutti, unì quattro lazos tenendoli ben tesi, mentre i soldati della scorta ne tendevano altrettanti sotto, a fior dell’imperiale.

I cow-boys disposti sulla riva, avevano imitata la manovra: alcuni si tennero in piedi e gli altri si coricarono.

— A voi miss, — disse Buffalo Bill, — e badate di non cadere. Vi sono le sabbie mobili sotto. Se soffrite le vertigini, chiudete gli occhi.

— Non è necessario, colonnello, — rispose la giovane.

Si aggrappò ai lazos superiori, posò i piedi su quelli inferiori e senza neppur pensare che, se uno di essi si rompeva, correva il pericolo di venire inghiottita dal fango, si avanzò audacemente su quello strano ponte oscillante. Harris e Blunt la seguivano ansiosamente con gli sguardi, mentre Buffalo Bill teneva pronto il suo lazo per lanciarlo, nel caso che gli altri cedessero.

La traversata, brevissima d’altronde, poichè non si trattava che di varcare sette od otto metri, fu compiuti felicemente.

Harris, poi Blunt, passarono nello stesso modo; poi Koltar riunì tutti i lazos, ed i soldati, aggrappandovi uno ad uno, raggiunsero pure la riva, portando le armi ed i bagagli.

In quel medesimo istante i quattro poveri mustani scomparivano sotto le acque melmose, dopo aver mandato un ultimo e disperato nitrito.

La corriera era intanto affondata d’un paio di metri e i due sportelli erano interamente sommersi.

Koltar si strinse attorno al corpo i lazos, quindi balzò risolutamente in acqua. I cow-boys furono pronti a trarlo in salvo, prima che le sabbie si aprissero sotto di lui.

— Colonnello, vi dobbiamo la vita, — disse Harris. — Senza di voi, non so come saremmo riusciti a trarci da questa grave situazione.