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LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO 95

mandre di cavalli e di buoi apparivano, scortate da vaqueros e da cow-boys armati fino ai denti, dirigendosi verso le regioni del sud. Certo quegli animali provenivano dalle praterie intorno al Gran Cañon e venivano condotti nelle borgate od ai forti, perchè non cadessero nelle mani delle Pelli Rosse.

Alla sera il treno che aveva sempre proceduto lentamente, poichè i macchinisti temevano che gl’indiani avessero levato in qualche punto le rotaie, giungeva a Truscton, una borgatuccia perduta su quella immensa linea.

La piccola stazione era guardata da mezza compagnia di volontari delle frontiere, giunti la sera prima da Peach Springs, per metterla al sicuro da un colpo di mano da parte dei Navajoes, che si erano mostrati abbastanza vicini alla linea e parevano disposti a dare addosso ai treni.

— Signori, — disse uno degl’impiegati entrando nello scompartimento di Harris. — Non si prosegue per questa notte.

— Ci fermiamo qui dunque? — chiese l’ingegnere.

— Fino a domani mattina. La linea non è più sicura.

— Sono comparsi i Navajoes? — chiese Annie.

— I loro esploratori si sono veduti a quindici miglia da qui e si teme che abbian guastata la linea.

— Troveremo a Peach Springs la corriera che va al Gran Cañon? — chiese Harris.

— Non ne sono certo, signore, — rispose l’impiegato. — So che quella che è partita l’altro giorno ha dovuto ritornare in gran fretta a Peach Springs, perchè era stata attaccata.

— La faccenda diventa seria, — disse Blunt. — Come faremo a recarci al Gran Cañon se le corriere non fanno più servizio?

— Sapete cavalcare? — gli chiese Annie.

— Come un cow-boy, miss, — rispose Blunt. — Quando riuscivo a risparmiare qualche dollaro sulla mia misera paga, m’affrettavo a noleggiare un cavallo per andarmene fino a S. Bruno.

— Ebbene, signor Blunt, se le corriere non andranno, galopperanno i nostri cavalli. A Peach ne troveremo centinaia e di quelli buonissimi, è vero, signor Harris?

— Non avremo che da scegliere, — disse l’ingegnere, guardandola con profonda ammirazione. — Andiamo a cercare un albergo per passare la notte, giacchè siamo immobilizzati.

Lasciarono il treno, e non riuscì loro difficile trovare una posada, di aspetto abbastanza decente, dove ebbero due stanze.

Alle sei del giorno dopo il treno riprendeva la corsa con soli quattro carrozzoni, uno dei quali occupato da una quindicina di soldati, perchè nella notte gl’impiegati avevano appreso che altri cavalieri indiani si erano mostrati lungo la linea.