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il babirussa 215


non le guasti, e quando si sbarazzano dal guscio, s’immergono in una tina d’acqua mescolata con della calce, per preservarli dagli insetti. Per essere più certi della loro conservazione, si usa anche, prima di bagnarle, richiuderle in foglie o in vassoi di bambù e tenerle esposte a lento fuoco tre lunghi mesi. Le migliori sono quelle che si raccolgono colle mani dai rami degli alberi coltivati, quelle più scadenti sono quelle che si raccolgono da terra, quando sono cadute da loro e le meno pregiate sono quelle che producono le piante non coltivate.

Un tempo gli Olandesi, padroni di gran parte delle isole della Malesia, assunsero il monopolio delle noci moscate e per impedire che altre nazioni potessero acquistarle dagli indigeni, distrussero immense piantagioni, adoperando anche la violenza e commettendo delle crudeltà. Limitarono la coltivazione nell’isola di Banda, che dà le più pregiate, ed a tre altre isolette, ma ben presto si convinsero della stupidità di quel sistema, trattandosi d’una spezieria di puro lusso e poco adoperata e lasciarono liberi i malesi di piantarle dovunque.

— Belle piante! esclamò Cornelio, che s’era avanzato verso il boschetto. E che profumo acuto che esalano le frutta!

— Vi è qui una fortuna disse il capitano. Che disgrazia non poterle raccogliere.

— Verranno a raccoglierle gl’indigeni.

— Non le apprezzano, Cornelio, e non le adoperano.

— Questo è strano, zio.

— Nemmeno i garofani che da noi sono così usati, entrano fra gl’ingredienti della loro cucina.

— Nascono anche quegli alberi qui?

— Sì, eccone là uno, Cornelio. Crescono sui terreni delle noci moscate, ma preferiscono quelli vulcanici.

Cornelio, Hans e lo stesso Wan-Horn s’avvicinarono all’albero indicato, che cresceva sul margine del boschetto, osservandolo curiosamente.

Era alto circa sei metri, coperto di fiori rosso cupo, uniti in piccoli mazzi, i quali spandevano un profumo delicatissimo.

— Quei fiori sono i chiodi di garofano che si pongono in commercio? chiese Hans.

— Sì, rispose il capitano. Prima però di metterli in vendita, si lasciano perdere i petali e si mettono a seccare al sole finchè diventano quasi neri.