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atto quinto 271

fila, loro nudrice, rapì a te questi fanciulli dopo il mio bando: ed a ciò fare io l’istigai; ed in premio la feci mia sposa. Il mio esilio fu la pena anticipata di un delitto che soltanto dopo ho commesso. Punito per esserti stato fedele, pensai a un tradimento per vendicarmi. Più la loro perdita doveva sembrarti grande e dolorosa, più io accarezzava il pensiero di rapirteli. Ma ecco i figli tuoi; io te li rendo, e resto privo dei due più teneri amici che a questo mondo m’avessi. Possano le benedizioni del Cielo piovere come rugiada sopra le virtuose ed illustri loro teste, poichè degni essi sono di splendere fra le stelle del cielo.

Cimb. Tu parli e piangi: il servigio che mi hai reso, è più incredibile che nol sia questo racconto. Io ho perduto i miei figli; ma se questi fossero, io non saprei desiderare due più valenti giovani.

Bel. Degnatevi ascoltarmi anche un poco. Questi ch’io chiamava Polidoro, o milord, è il tuo vero Guiderio; l’altro, il mio caro Cawdal, è Arvirago, il minore de’ tuoi figli: io li ho ricevuti avvolti entrambi in un ricco drappo ricamato dalla regina loro madre; e, ove tu il voglia, potrò mostrartelo.

Cimb. Guiderio aveva sul collo una stella color di sangue, segno maraviglioso.

Bel. Eccolo; e’ porta ancora quell’impronta della nascita: la provvida natura per tal guisa lo segnava, onde fosse oggi riconosciuto.

Cimb. Oh! io provo tutti i sentimenti di una madre a cui sieno ad un punto nati tre figli! No; madre non sentì mai, dopo i dolori del parto, gioia maggiore di quella che io provo. Siate felici, figli miei; e dopo essere stati cacciati sì lungi dalla vostra sfera, rientrate in essa per regnare. Imogène, tu perdi in tal modo un trono.

Imog. No, milord; guadagno invece due mondi. Fratelli, amati fratelli, noi dunque ci eravamo incontrati? dite che io sono stata quella che parlò più veracemente. Voi mi chiamavate fratello, mentre non ero che vostra sorella; io vi chiamava germani, e tali realmente mi eravate.

Cimb. Vi vedeste prima?...

Arv. Sì, mio buon signore.

Guid. E dal primo incontro ci eravamo amati; ed avevam continuato ad amarla fino alla creduta sua morte.

Corn. Che fu prodotta dalla pozione della regina.

Cimb. Oh prodigioso istinto! quando potrò io udire tutti questi particolari? la rapidità di tali racconti ha fatto ommettere