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atto primo | 197 |
fui più d’una volta debitore della vita. (entra Postumo) Ma ecco il nostro Brettone: mostratemi la vostra stima, accogliendolo con tutti quei cortesi uffici che gentiluomini quali voi siete debbono a un generoso straniero. Vi esorto tutti ad amare questo cavaliere, che voglio abbiate in conto di mio amico: il tempo, non io, che a me non si addice, vi farà conoscere tutto il suo merito.
Franc. Signore, noi ci siamo conosciuti ad Orleans.
Post. Dove mi prodigaste tante amabilità, che la mia riconoscenza cercherebbe invano di ricambiarvene.
Franc. Troppo accrescete il pregio de’ miei servigi, signore: io andava ben lieto d’avervi riconciliato con un mio concittadino; chè sgraziata cosa in verità sarebbe stata, che seguíto aveste i vostri disegni di morte per cosa di sì lieve momento.
Post. Perdonatemi, signore; allora era un giovine errante; e, prima che fidarmi a’ miei lumi, amava avere a guida l’esperienza degli altri: ma cresciuto poscia negli anni, mi parve, e sia detto senza offesa di alcuno, che il litigio non fosse tanto lieve, come ora lo dite.
Franc. In fede mia lo era troppo, perchè meritasse d’esser giudicato col ferro alla mano; sopratutto fra due prodi, di cui uno avrebbe ucciso l’altro, o che sarebbero rimasti entrambi sul campo di battaglia.
Jach. Possiamo noi, senza nota d’indiscreti, chiedervi quale fosse il soggetto di quella contesa?
Franc. Potete, imperocchè fu cosa pubblica; e senza ledere alcuno, concesso è di farne il racconto. Il soggetto fu presso a poco quel medesimo che venne ventilato l’altra sera, allorchè ognuno di noi faceva l’elogio delle bellezze del proprio paese. Questo cavaliere sosteneva a que’ tempi, e voleva sostenerlo anche col suo sangue, che la sua donna era la più leggiadra, la più onesta, la più virtuosa, la più costante, di quante altre mai fiorissero nel reame di Francia.
Jach. Quella donna adesso non vivrà più; o almeno il giudizio di questo cavaliere intorno a lei sarà in parte mutato.
Post. Ella vive ancora; e quel giudizio dura in me lo stesso.
Jach. Mal converrebbe che tanta preferenza le aveste a dare sulle nostre donne d’Italia.
Post. Ove fossi adesso così provocato, come fui allora, non allevierei i suoi meriti: dichiarandomi fin d’ora non solo suo amico, ma suo amante appassionato.
Jach. Dire ch’ella avanzi in virtù e in bellezza ogni altra donna,