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70 amleto


Reg. Ebbene, Ofelia?

Of. «Come poss’io distinguere il vostro amor vero dall’altro? Forse da’ vostri sandali, dalla vostra tunica, dal vostro bastone?».     (cantando)

Reg. Oimè, buona fanciulla, che significa questo canto?

Of. Che dite? Vi prego; badate. (canta) «Egli è morto e scomparso, signora; è morto e scomparso. Al suo capo sta una verde zolla; a’ suoi piedi una pietra».

(con un riso insensato)

Reg. Oh, buona Ofelia...

Of. Pregovi, badate. (canta) «Il suo lenzuolo di morte è bianco come la neve delle montagne...     (entra il Re)

Reg. Oimè, guardate, signore.

Of. «Tutto coperto di dolci fiori, che sono stati recati alla sua tomba bagnati dalle lagrime di un amor sincero».

Re. Che è questo, povera Ofelia?

Of. Bene sta; Iddio vi salvi. Si dice che prima della sua metamorfosi la civetta fosse figlia di un panattiere. Signore Iddio, noi sappiamo quel che siamo, ma non quello che possiamo essere: il Cielo voglia giudicarvi!

Re. Ella pensa a suo padre.

Of. Pregovi, non parliamo di ciò; ma quando vi chiedono quel che questo significa, rispondete così: «buon giorno, è il primo dì di maggio. Dal mattino, col primo lume dell’alba, io m’assisi alla finestra, per divenire la vostra fidanzata... Allora ei surse, e indossò i suoi panni, aprì la porta della camera, e fece entrare la vergine che non si dipartì più tale di là».

Re. Povera Ofelia.

Of. Infatti, senza farvene sacramento, io finirò in breve: «pel Cielo e per la santa carità, oimè, abbiatene vergogna! ogni giovine al mio posto farebbe altrettanto. Per l’amore, ciò merita biasimo, ella rispose, e prima d’ingannarmi m’avevate detto che sarei divenuta vostra sposa. Questo avresti ottenuto, replicò l’amatore, lo giuro al sole, se non fossi entrata da te nella mia stanza».

Re. Da quanto tempo è in questo stato?

Of. Spero che tutto sarà bene. C’è d’uopo però pazientare; non posso astenermi dal piangere, allorchè penso che l’hanno deposto nella fredda terra. Mio fratello lo saprà, ed io vi ringrazio del vostro buon consiglio. Vieni, mio cocchiere! Buona notte, signore; buona notte, belle dame, buona notte, buona notte.

(esce)