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atto quinto 367


Cass. Lo trovai nella mia stanza; e Jago stesso ora ha confessato, che appositamente ve lo lasciò cadere, onde conseguire un intento che gli riuscì secondo i suoi desiderii.

Ot. Oh insensato! insensato! insensato!

Cass. Sonvi inoltre, nella lettera di Rodrigo, lagnanze ch’egli muove a Jago, per averlo costui eccitato ad insultarmi nella piazza d’armi; contesa che cagionò la mia disgrazia. Rodrigo stesso poi che fu creduto morto, potè pur dianzi parlare; e dichiarò che Jago lo ha tradito, e poscia assassinato.

Lod. (a Otello) Giova che abbandoniate questi luoghi, e veniate con noi; il poter vostro e il vostro ufficio vi sono tolti; e Cassio comanda in Cipro. Quanto a questo mostro, se fra le più crudeli torture una ve n’ha che valga a farlo agonizzar lungo tempo, essa gli verrà inflitta; voi resterete prigioniero, finchè il Senato di Venezia abbia giudicato il delitto di cui siete reo. Via; impossessatevi di lui.

Ot. Fermatevi; una parola ancora, prima che mi allontaniate di qui. Resi qualche servigio allo Stato; è noto; ma più non se ne parli. Eccovi una mia preghiera; allorchè nelle vostre lettere vorrete narrare questi deplorabili avvenimenti, dipingetemi quale sono, senza volere, per malignità, aggiungere o togliere la più piccola cosa: in tal modo ritrarrete un uomo il quale non ha che troppo amato, ma che amar non seppe saviamente; un uomo che non divenne geloso per poco, ma che, una volta avviluppato nel laccio, fu trascinato da demente fino agli ultimi eccessi; un uomo, cui la rabbia mosse ad imitar quel vile Giudeo, che distrusse una perla d’innocenza più preziosa di tutto il suo impero; un uomo, gli occhi del quale, poco avvezzi a versar lagrime, ne spargono ora più che gli alberi d’Arabia non gemano salutari gomme. Dipingetemi con tali qualità; e aggiungete, che un dì in Aleppo un Turco, protervo e vano del suo turbante, percuotendo un Veneziano, e insultando lo Stato, io afferrai per la gola il vile circonciso, e lo trafissi così.     (si uccide)

Lod. Oh catastrofe di sangue!

Graz. Egli ne ha delusi nel nostro intento.

Ot. (cadendo accanto a Desdemona) Un bacio ti ho dato prima di ucciderti... e, togliendomi di vita, spirerò l’anima in un bacio.

(muore)

Cass. Se avessi saputo che portava un’arma, avrei temuto di ciò; perocchè grande aveva il cuore.

Lod. (a Jago) O mostro esecrato, più crudele del dolore, della miseria, del mare in tempesta, contempla il tragico spettacolo