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atto primo 291

vecchio al Sagittario1, ov’io sarò con lui. Addio. (esce; Brabanzio ricompare al verone con servi che portano faci accese)

Brab. La mia sventura è pur troppo vera!... Ella è partita...! e i giorni di disonorata vecchiezza che mi avanzano, non saranno aspersi che d’amarezza e di dolore. Rodrigo, dove la vedeste?... Oh disgraziata figlia!... Col Moro, dite?... Ah! chi vorrebbe esser padre?... E come t’accorgesti di lei?... Ma tu m’ingannasti... E che ti disse?... Quanto sarei stato lungi dal pensare... Accendete altri fanali... altri, altri ancora... Svegliate tutti i miei parenti... E li credete voi maritati?

Rodr. In verità così credo.

Brab. Oh Cielo! E come uscì ella? Oh tradimento del mio sangue! Padri, non giudicate omai più del cuore delle vostre figlie dalle virtù di che s’abbelliscono ai vostri occhi. Ma un sortilegio non è, non una magica arte, colla quale corromper si possa la verginità e la giovinezza? Rodrigo, non intendeste mai che tale arte esistesse?

Rodr. Sì, in verità, signore; e ne lessi trattati.

Brab. Chiamate mio fratello... Oh quanto desidererei ora averlavi data... Su, su; prendiamo questa via... voi un’altra... Sapete ove potremo sorprenderla insieme col Moro?

Rodr. Spero scoprirlo, se mi volete prestar mano e seguitarmi.

Brab. Ah! ve ne prego, guidatemi. Ad ogni casa griderò... io ho qui comando... armatevi, corriamo. Unitevi a qualche Uffiziale... Andate. Buon Rodrigo, vo’ meritarmi le pene che vi prendeste per me.     (escono)

SCENA II.

Un’altra strada.

Entrano Otello, Jago, e seguito.

Jago. Sebbene, seguendo la via dell’armi, accaduto mi sia talvolta d’uccider uomini; pure reputo che nell’intimo della coscienza umana esista un orrore per l’omicidio premeditato: e talvolta non ho neppur bastante cruccio onde difender me stesso. Dieci volte fui tentato d’immergergli nel fianco la mia spada.

Ot. Meglio fu che ciò non avvenisse.

Jago. Sia: nondimeno la sua lingua trascorse, e proferì tante ingiurie contro di voi, che la poca santità, di cui vo fornito, mi

  1. Nome di un albergo veneziano.