Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 69 — |
bei tempi vide rinascere nel suo seno tutti
i delitti della tirannia, e videsi in procinto
di perire per avere riunito nelle medesime
persone l’autorità legislativa ed il sovrano
potere.
Però decemviri stessi non si arrogarono mai il diritto di far passare nessuna legge di loro propria autorità. «Niente di tutto ciò che vi proponiamo, dicevano al popolo, può convertirsi in legge senza il vostro consenso. Romani, siate voi stessi. gli autori delle leggi che debbono formare la vostra felicità» .
Quegli adunque che compila le leggi non ha, o non debb’avere nessun diritto legislativo, ed il popolo stesso quand’anche il volesse non può spogliarsi di questo diritto non comunicabile, perchè secondo il patto fondamentale, la sola volontà generale obbliga i particolari, e non si può mai esser certi che una volontà particolare sia conforme alla volontà generale se non dopo averla sottomessa ai liberi suffragii del popolo: ciò dissi già una volta, ma non è inutile il ripeterlo.