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da nessuno; in secondo luogo che non se
ne occupi se non la quantità necessaria per
sussistere; finalmente che se ne prenda il possesso
non per via di una cerimonia vana,
ma per via del lavoro e della coltura, unico
segno di proprietà, che in mancanza di titoli
giuridici debb’essere rispettato da altrui.
Infatti l’accordare al bisogno ed al lavoro il diritto di primo occupante, non è egli un ampliarlo per quanto sia possibile? Non si può forse impor limiti a questo diritto? Basterà egli di mettere il piede sovra un terreno comune per pretenderne subito la padronanza? Basterà egli d’avere la forza di scartarne per un istante gli altri uomini, per toglier loro il diritto di ritornarci? Come mai un uomo od un popolo può impadronirsi di un territorio immenso e privarne tutto il genere umano se non per via di una usurpazione meritevole di castigo, perchè toglie al resto degli uomini la stanza e gli alimenti dati loro in comune dalla natura? Quando Nunes Balbao prendeva sul lido possesso del mare del sud e di tutta l’America meridionale in nome della corona di Casti-