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tutte in una sola, nella piena alienazione
cioè, che fa ciascheduno associato, di tutti
i suoi diritti a tutta la comunità; perchè
ciascuno dandosi intieramente, la condizione
resta uguale per tutti, e la condizione essendo
uguale per tutti, niuno avrà interesse
di renderla onerosa agli altri.
Più, l’alienazione facendosi senza eccezione di sorta, l’unione rimane per quanto sia possibile perfetta, e sarà tolto ad ogni associato di fare richiami; imperciocchè se rimanesse qualche diritto ai particolari, siccome non sarebbevi nissun superiore comune da poter pronunziare tra essi ed il pubblico, ciascuno essendo in qualche punto il suo proprio giudice, pretenderebbe subito di esserlo in tutto: lo stato di natura sussisterebbe e l’associazione diverrebbe necessariamente tirannica o vana.
Finalmente ciascuno dandosi a tutti non si dà a niuno; e siccome non evvi associato, su cui non si acquisti il medesimo diritto, che gli si cede su le stesso, così guadagnasi l’equivalente di tutto ciò che si perde, e maggior forza per conservare ciò che si possiede.