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altari. Tali furono tutte le religioni dei primi popoli, alle quali si può dare il nome di diritto divino civile e positivo.

Evvi una terza specie di religione più bizzarra, che dando agli uomini due legislazioni, due capi, due patrie, li sottopone a doveri contradditorii, e li impedisce dal poter essere ad un tempo stesso divoti e cittadini. Tale è la religione dei Lama, tale è quella dei Giapponesi e tale è il cristianesimo romano. Quella si può chiamare la religione del prete. Ne risulta una sorta di diritto misto ed insociabile, che non ha nome.

A considerare politicamente quelle tre sorta di religioni, esse hanno tutte i loro difetti. La terza poi è così evidentemente cattiva, che sarebbe un perdere il tempo a volerlo dimostrare. Tutto ciò che rompe l’unità sociale non val niente, tutte le instituzioni che mettono l’uomo in contraddizione con se stesso, non valgono niente.

La seconda è buona perchè riunisce il culto divino e l’amore delle leggi, e facendo della patria l’oggetto della adorazione dei cittadini, insegna ad essi, che servendo allo