![]() |
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. | ![]() |
— 211 — |
ubbidire a leggi, intorno alle quali non avevano
votato, in tale circostanza erano men
liberi degli ultimi cittadini. Una tale ingiustizia
era malissimo intesa, e bastava essa
sola per invalidare i decreti di un corpo,
in cui tutti i suoi membri non erano ammessi.
Quando tutti i patrizi avessero assistito
a quei comizi secondo il loro diritto
quai cittadini, divenuti allora semplici particolari
non avrebbero guari influito sovra
una forma di suffragi, che raccoglievansi
per testa, ed in cui l’infimo proletario
poteva al pari del principe del senato.
Si vede dunque, che oltre all’ordine derivante da quelle diverse distribuzioni pel raccoglimento dei suffragi di un sì gran popolo, quelle distribuzioni non riducevansi a forme indifferenti in se stesse, ma ciascuna di esse conteneva degli effetti relativi alle intenzioni, per cui veniva preferta.
Senza entrare intorno al fin quì detto in più lunghe circostanze, appare dai precedlenti schiarimenti, che i comizi per tribù erano i più favorevoli al governo popolare, ed i comizi per centurie alla aristocrazia.