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che cede: altrimenti lo stato da quella sostenuto
cadrebbe in rovina.
Il caso della dissoluzione dello stato può capitare in due modi.
Il primo instituto di Romolo fu un governo misto
che degenerò subito in dispotismo. Per cagioni particolari
lo stato perì innanzi tempo, come vedesi a
morire un neonato prima d’avere attinto l’età d’uomo.
La cacciata dei Tarquinii fu la vera epoca dell’origine
della repubblica. Ma essa non pigliò subito una
forma costante, perchè non si fece l’opera se non
a mezzo col non abolire il patriziato. Imperciocchè
peggiore delle amministrazioni legittime, rimanendo
in conflitto colla democrazia, la forma del governo
sempre incerta e lentennante, non sarebbe stata
fissa, come lo provò Machiavelli, fino alla instituzione
dei tribuni; allora solamente vi fu un vero
governo ed una vera democrazia. Infatti, il popolo
allora non era solamente sovrano, ma magistrato e
giudice; il senato non era se non un tribunale di
sottordine, per temperare e concentrare il governo;
e gli stessi consoli benchè patrizii, benchè primi magistrati,
benchè generali assoluti in guerra, a Roma
non erano altro fuorchè i presidenti del popolo.
Fin d’allora videsi pure il governo prendere la sua
china naturale, e tendere fermamente all’aristocrazia.
Il patriziato abolendosi quasi da sè, l’aristocrazia
non era più nel corpo dei patrizi com’è a Venezia