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meno in derrate, perchè gli abitanti ne
abbisognano meno. Se la loro frugalità,
continua egli, fosse un effetto della penuria
del paese, mangierebbero poco i poveri
soltanto, ed invece mangiano poco generalmente
tutti; si mangierebbe più o meno
in ciascuna provincia secondo la fertilità
del paese, invece che incontrasi la medesima
sobrietà per tutto il reame. Lodansi
eglino assai del loro modo di vivere, dicendo
che basta osservare la loro carnagione
per confessare quanto sia più eccellente
di quella dei Cristiani. Infatti la
carnagione dei Persiani è unita, la loro
pelle è bella, fina e pulita; invece la carnagione
degli Armeni loro sudditi, che
vivono alla europea, è ruvida, bitorzolata,
ed i loro corpi sono grossi e pesanti».
Più ci avviciniamo alla linea, e più i popoli vivono sobriamente. Non mangiano quasi mai carne; il riso, il formentone, il cuzcuz, il miglio, la cassava sono i loro ordinarii alimenti. Nelle Indie sonvi milioni d’uomini, il cui nutrimento non costa un soldo al giorno. Pure in Europa vediamo delle diffe-