Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 130 — |
d’ubbidire. I più gran re dalla storia celebrati
non vennero allevati per regnare, poichè
il regnare è una scienza che non si possiede
mai così poco, come quando si è troppo
imparata, e si acquista meglio ubbidendo
che comandando. Nam utilissimus idem ac
brevissimus bonarum malarumque rerum
delectus, cogitare qui aut nolueris sub alio
principe aut volueris1.
Da tale difetto di coerenza ne viene l’incostanza del governo regio, che regolandosi ora sovra un disegno ed or sovra un altro secondo il carattere del principe che regna, o delle persone che regnano per lui, non può avere lungo tempo un oggetto fisso nè una condotta conseguente: variazione che rende sempre lo stato ondeggiante di massima in massima, di progetto in progetto, il che non avviene negli altri governi, in cui il principe è sempre lo stesso. In generale vedesi eziandio, che se in una corte evvi maggiore astuzia, in un senato evvi più di saviezza, e le repubbliche conseguono il