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volontà di corpo, la quale è generale riguardo al governo e particolare riguardo allo stato, di cui il governo fu parte; in terzo luogo, la volontà del popolo ossia la volontà sovrana, che è generale sia riguardo allo stato considerato come il tutto, sia riguardo al governo considerato come parte del tutto.

In una legislazione perfetta la volontà particolare od individuale dev’esser nulla; la volontà di corpo propria al governo subordinatissima, e per conseguenza la volontà generale o sovrana sempre dominante, e la regola unica di tutte le altre.

Secondo l’ordine naturale, al contrario, quelle differenti volontà divengono più attive a mano a mano che si concentrano. Così la volontà generale è sempre la più debole, la volontà di corpo tiene il secondo posto, e la volontà particolare il primo; di maniera che nel governo ogni membro è primieramente esso stesso, poi magistrato, quindi cittadino: gradazione direttamente opposta a quella voluta dall’ordine sociale.

Giò posto, tutto il governo entri nelle mani di un solo uomo, ed ecco la volontà parti-