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PATACCHINA SAVONESE INEDITA


di


Filippo Maria Visconti



Per ben quattro volte, nel decorso di un secolo e mezzo, Savona fu sottoposta alla dominazione milanese; dapprima, nel 1354, a Giovanni Visconti, e, per tre anni, a’ successori di lui, Bernabò e Galeazzo; — poi, dal 1421 al 1435, a Filippo Maria; — poi ancora, circa trent’anni dopo, a Francesco Sforza, e, morto questi, a suo figlio Galeazzo Maria, da cui in séguito fu ceduta a Genova; — infine, dal 1487, per oltre un decennio, di nuovo alla signoria degli Sforza.

Il primo periodo non ci lasciò monumenti numismatici speciali1; — del terzo e del quarto, ossia

  1. Promis Domenico, Monete della zecca di Savona, Torino, 1864, pag. 27. — Ecco le sue parole: «Nessun indizio» havvi «per credete che durante la breve signoria di Giovanni e Galeazzo con Bernabò Visconti, cioè dal 1354 al 1357, abbia essa (Savona) variato l’impronto