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è detto, richiede per la effettiva determinazione di ogni grandezza fisica, un certo numero di osservazioni ripetute. La discussione di un materiale più o meno abbondante di osservazioni, lo studio di trarne dei valori medii, di indagare se questi valori medii si mantengano o no costanti nello spazio e nel tempo, e di dedurre, per quant’è possibile, delle leggi, tutto ciò è proprio, vuoi delle ordinarie scienze d’osservazione, vuoi della statistica p. d. In quelle il problema sembra più ben determinato che in questa, in quanto che gli enti o i rapporti da misurare hanno una rappresentazione astratta relativamente semplice, e, sovratutto, in quanto il numero delle osservazioni occorrenti per avvicinarsi ad una media fissa è relativamente piccolo.

In realtà, studiosi in campi differenti hanno idee diversissime intorno a questo numero. Per lo statistico l’esame di un migliaio di casi sarà, il più delle volte, insufficiente; pel fisico dieci misurazioni ripetute di una stessa grandezza saranno generalmente sovrabbondanti di numero. In certi generi di studï sperimentali l’osservatore non ha neppure l'idea che occorra o giovi ripetere l’osservazione per calcolare una media che si avvicini al vero più che ogni singolo risultato. Ha egli forse fiducia nella infallibilità delle proprie misurazioni? No davvero: ma si tratta allora di ricerche sperimentali, in cui quel che si chiama errore sistematico, che è inerente al metodo, agli strumenti impiegati e che non tende a scomparire con una conveniente ripetizione delle misure, ha tanta importanza di fronte all’errore accidentale, che sembra assolutamente inutile il cercare di eliminare questo col ripetere le misure in condizioni identiche, e piuttosto si cerca di liberarsi dai difetti sistematici col cambiare addirittura istrumenti, metodi e, se occorre, principii teorici nella ricerca.

Passando adunque dalle ricerche statistiche alle osservazioni astronomiche, alle fisiche in generale, noi abbiamo, in grado molto differente, il bisogno di iterare, in circostanze identiche, le osservazioni. Ma è questione, ormai può dirsi, soltanto di gradazione, giacchè anche in scienze di solidissima reputazione, quale è l’astronomia, taluni fatti hanno una definizione materiale così poco semplice, che soltanto l’esame di un grandissimo numero di casi può condurre a qualche conclusione. Tali sono p. es. la ricerca dell’apice solare (direzione verso la quale avviene il moto del sistema solare nello