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ballate. 19

ma quando la vedrai umilïata
parla soave senz’alcun timore.
     15Quando cortesemente avrai parlato,
con bello inchino e con dolce saluto,
a la serena fonte di beltate
apprendi suo risponso angelicato,
che move lingua di gentil vertute,
20vestuta manto di soavitate.
     Se l’è ’n piacer d’avermi in potestate
non fia suo viso colorato in grana,
ma fia negli occhi suoi umile e piana
e palidetta quasi nel colore.
     25Appresso che lo tuo dire amoroso
prenderà la sua mente con paura,
del pensoso membrar ch’Amor le dona,
dirai com’io son sempre disioso
di far li suoi piaceri oltre misura,
30mentre la vita mia non m’abbandona.
Di’ che Amor meco sovente ragiona
che fu principio d’esta benvoglienza,