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finora sappiamo che si uniscono a Ca nel verso 66 e sono i soli che gli si uniscono: ciò dimostra quindi una già notevole uguaglianza. Lm presenta alcune lezioni1 che lo fanno escludere dalla paternità dei codici a noi noti, lezioni che si dimostrano o come tentativi di correzione per ricavare un significato più facile là dove il menante non sapeva comprendere il suo esemplare o talvolta come correzioni metriche2. Esso presenta una unione più stretta3 con Mc che con Rl, il quale ultimo neppure può aver dato origine ad alcun altro codice4. Mc rappresenta senza alcun dubbio l’origine di Lm, poi che esso riporta l’originale da cui vennero alcune cattive lezioni5 in Lm: rappresenta, ma non è l’origine diretta6. Questa origine si deve riconoscere in Ca come appare da la conservata mutilazione del v. 597, in cui Mc è più fedele, mentre Rl, Lm tentano di correggere il verso mancante e per significato e per misura. Questi codici sono più uniti a Ca8, che non gli altri

  1. L’ommissione del verso 52 e le seguenti varianti:
                                                 v. 5 - conoscente ch’io ero.
                                                 » 6 - no spero ch’un di basso core.
                                                 » 26 - perpetuo effetto.
                                                 » 28 - non può là gir sua simiglianza.
                                                 » 30 - perchè perfezion si pon tale.
                                                 » 35 - di sua possanza segue.
                                                 » 39 - da buon profetto.
                                                 » 44 - contra misura.
                                                 » 51 - con formato loco.
                                                 » 57 - professione et sguardo.
                                                 » 59 - coverto mai star si gunto.
                                                 » 67 - debbe esser diviso.
  2. Vedi il citato v. 28 ed i vv. 33 - per ragion poi vale.
                                                      58 - che fa parere lo piacer suo certo.
  3. Esempi: v. 1 - che io deggia dire.
                        » 2 - et di presente.
                        » 10 - dovei posa.
                        » 12 - l’essenza poi et ciascun movimento.
                        » 37 - eujta la contraria via - Mc — e vita alla... - Lm.
                        » 45 - s’addorna di riposo.
  4. Esempi: v. 5 - ’n dal presente.
                        » 13 - al piacimento.
                        » 16 - si fermato come.
                        » 38 - naturale opposta.
                        » 54 - perch’a lui si ritiri.
                        » 62 - con se con merto.
    e la mancanza dei vv. 48 e 49.
  5. Vedi il citato v. 37 ed il v. 55 - Mc: ’lgioco — Lm: loco.
  6. Vedi i vv. 9 - Mc: dover provare — Lm: voler provare.
                    » 42 -   »    s’oblia              —   »    l’oblia.
                    » 69 -   »    dico degno       —   »    dice degno.
    Non si può infatti ammettere che occasionalmente Lm, ricopiando Mc, ritornasse a le lezioni più accreditate.
  7. Ca: choverto star sì giunto — Mc: choverto star si gunto.
    Rl: sì star coverto giunto — Lm: coverto mai star sì gunto.
  8. Vedi il v. 60 - Ca, Lm, Afe, RI: selvagge le beltà son dardo.
                                              gli altri: selvaggio la beltà suo dardo.