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iii - lemmo orlandi 25

65Ma elegga ’n sé, certo
chi amar vòle e merto
di suo servir, donna piagente e saggia,
che benigno cor aggia — fermo e puro,
e poi sera siguro
70di non perder di lei gioia, servendo.
Di gioven signoraggio,
quale sovra ditt’aggio,
leal servendo, merit’aggio avuto.
Vorriam’esser partuto, — ma non posso;
75ché, poi ’l piager è mosso,
è legato l’om servo e ’l partir greve.

III

È combattuto dalla necessitá di partire
e dal dolore di dover lasciare la sua donna

.

Lontana dimoranza
doglia m’ha dato al cor lunga stagione:
or mi dobla cagione
di piú grave dolor nuovo partire.
5D’assai lontano gire
isforzami di ciò senn’e ragione,
contro all’opinione,
piena di voluntade e di pietanza,
con grande smisuranza
10che non alungi me contr’al volere,
piú che sia del piacere
vostro, di cui amor servo mi tene.
E pietanza mi vene
di voi, ch’avrete del partir dolere.
15Cosí del rimanere
e dell’andare son diverse pene.