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iii - panuccio del bagno 173

pur che lei ami e serva
60e più sua voglia serva.
Lo meo dir parlo chiuso,
perché quello in lui chiuso
vidivi quasi fiore,
se di pregio onne fiore
65in lui contensi e conta
sovra ciascuna conta.
So che porca dire omo
me: — Perché parlai’ ha’ mò,
voi non sentendo folle? —
70Dico ’n ciò, come folle
venta, quando si mena;
cusi voglia mi mena.

XIII

L'anima viene pura dall'alto; ma si guasta poi e si travia,
come quella del poeta, che ha dato a madonna l'impero del suo cuore.

Lasso, sovente — sent’e’ — che natura
vene d’altura — pura — a la mia mente,
che pria saccente — mente — alto procura,
d’om criatura — cura — finalmente.
E poi seguente — gente — i dà drittura,
d’ogni misura — fura — vii nocente,
poi, se piagente — sente — in lui bruttura,
seguir rancura — dura — malamente.
Ed eo dolente — chent’è — il mi’ operare?
Pure ’n fallare — pare —, e ciò è clero,
che sia del vero — però — bene spento.
E ciò contento — sento — mevi amare,
vertù affondare, — dare — a vizio altèro
sor mev’impero: — pero, — se non pento!