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iii - panuccio del bagno 169

Donqu’è provedimento
per fede e spera voler seguitare
e retto in lui sperare
aver ch’è quello che cotidio cria
70remedi, e quai pensria
animo mai, si pog’ha percepenza,
ma ei bensí in cui somm’è prudenza.

XI

Non potendo più reggere alle amare pene che lo affliggono, si risolve a
parlarne, ma in forma coperta, perché non lo intenda un tal Corso.

Di dir già più non celo,
poi tante pene ho possa.
Doglia m’è ’n cor ripresa,
ch’è alcun non sotto ’l celo
5ch’om’di tal vertù possa.
Donque ’l dir non ripresa
che di tai pene regno
fusse, con quale io regno,
over pur che di parte
IO in rea non fusse parte,
ch’altro sostenere omo
no le porca quale ho mò.
Dunque, se ’n dir disovro,
biasmo in me non già monta
15a cotal pena fera
che ad ognor’om’credo sovro
son di doglia tal monta,
che noi sofTerea fera,
e poi nel meo cor aggio
20a lui voler coraggio
con pura contar fede,
unde mi scende fede.